Countach 7000: l'hypercar Lamborghini mai nata

 LAMBORGHINI COUNTACH LP 150



L'opulenza degli anni '80 aveva già dato alla luce le incredibili Ferrari F40 e Porsche 959, protagoniste di una sfida tecnica senza precedenti; avrebbe mai potuto esimersi Lamborghini (rinomata capostipite degli eccessi) da questo singolar certame? La risposta è un'auto da 385 km/h...



La storia della Lamborghini Countach affonda le radici nel 1973 con la nascita della LP400 con motore 4 litri da 375CV, che verrà poi sostituita dalla LP5000S (5 litri)  nel 1982 a cui seguirà la versione 5000 Quattrovalvole da 455CV. Un'auto destinata dalla sua genesi ad essere portabandiera del glamour anni '80, assieme alla coetanea Ferrari Testarossa.

Ma proprio la Ferrari iniziò a metter il fiato sul collo alla casa del toro di Sant'Agata sfornando auto estreme come la 288 GTO e la F40; la Lamborghini doveva cercare di stare al passo a tutti i costi, ma le risorse economiche erano purtroppo limitate. La soluzione? Puntare sulla sempiterna Countach e crearne una versione esagerata.

Nacque così nel 1986 la Countach 7000, o Countach restyling o Countach LP150. Il motore era sempre il V12 della Countach QV, ma in questo caso fu ingrandito e potenziato con l'installazione di due turbo; il risultato era un 7,1 litri da 600CV capace di lanciare la nuova Countach da 0-100 in meno di 4 secondi fino ad una punta massima di 385 km/h. Tutto questo nel 1986, molto prima dell'avvento di Bugatti e Koenigsegg: una follia totale, in pieno stile Lamborghini. 



Per contenere tutta questa potenza diabolica il telaio e la carrozzeria furono rivisti; il muso era stato allungato integrando un nuovo vistoso spoiler anteriore nella scocca, mentre il peculiare alettone posteriore (optional sulle 5000) sparì, rendendo la forma dell'auto ancora più a cuneo. Le prese d'aria posteriori furono cambiate per venire incontro all'esigenza di raffreddare il grosso propulsore di derivazione marina. Tra queste prese d'aria spuntavano due ale mobili che si aprivano e chiudevano a seconda delle necessità di raffreddamento, concetto che verrà poi ripreso sulla Lamborghini Murcielago del 2003. Sulle fiancate furono eliminate le prese d'aria NACA ed i finestrini a 3 elementi venivano sostituiti da un unico vetro scorrevole elettricamente, tutto in favore dell'aerodinamica.

Venne realizzato un prototipo funzionate (appartenuto al CEO dell'epoca Patrick Mimran e venduto poi in Giappone ad un fortunato collezionista) che oggi segna solo 130 km sul cruscotto, e niente più; questo perché la Nuova Automobili Lamborghini s.p.a. rifondata dai fratelli Mimran dopo il fallimento del 1978, stava ora passando nelle mani della Chrysler che non aveva nessuna intenzione di introdurre un'altra versione della Countach, e puntava tutto sul lancio del nuovo modello Diablo.

Fu così che questa scriteriata vettura non venne mai prodotta in serie; resterà per sempre uno dei più grandi "e se" della storia automobilistica.



scritto da
Pierteodoro Mascia

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