Edonismo anni 80: Porsche 959 vs Ferrari F40


L’unico scopo della vita è il piacere: così pensava la società sgargiante e colorata degli anni ‘80, che voleva staccarsi nettamente dai ‘70 delle crisi economiche e dell’austerity. 

La moda divenne stravagante, la cucina esagerata e squilibrata, la musica ed i film di fantascienza guardavano al futuro con gli stessi occhi. Un mediocre attore hollywoodiano divenne presidente degli USA e la TV iniziò a divenire commerciale in una sorta di prototipo di YouTube. 

Nello stesso periodo Ferrari produceva la Testarossa e Lamborghini produceva la Countach, auto che incarnavano appieno la filosofia edonista degli ‘80. 
In F1 invece si andava affermando sempre più l’elettronica e debuttarono i motori turbo; fu così che la parola turbo cominciò a venire messa su qualsiasi cosa riguardasse il mondo delle automobili: macchinine, magliette, riviste, scarpe… negli anni 80 qualsiasi cosa esistesse era turbo. 

Ma l’apice del godurioso doveva ancora arrivare con F40 e 959, le prime auto di serie da oltre 300km/h che avrebbero cambiato per sempre l’industria automobilistica. E con queste due auto che ci fu il raggiungimento della bellezza ergonomica ed il dominio dell’effimero. 



Nel 1986 viene lanciata la Porsche 959 piena di tecnologie e sistemi elettronici d’avanguardia per l’epoca, e l’anno successivo la Ferrari F40 che invece era completamente spoglia di gingilli elettronici; anzi, aveva ancora i finestrini a manovella e non aveva la maniglia interna per aprire la portiera, bensì un cavo di gomma. 

Due macchine una l’antitesi dell’altra, ma con una cosa in comune: la follia e l’opulenza tipica degli anni ‘80. 

Entrambe acceleravano da 0-100 in 3 secondi ed entrambe superavano i 310 km/h. La Porsche aveva però meno cavalli, più peso e due cilindri in meno. 

Le due vetture erano turbo e rispondevano ai cliché tecnici del FIA Gruppo B. La spartana F40 non aveva nemmeno ABS e servosterzo mentre la Porsche aveva controllo elettronico del differenziale (Porsche PSK), sospensioni pneumatiche regolabili elettronicamente ed un sistema che escludeva una delle due turbine ai regimi più bassi. 

La Porsche 959 e la Ferrari F40 erano l’apice delle rispettive filosofie delle loro Case costruttrici. Tecnologia contro emozione, freddezza contro sentimento, versatilità contro rigidezza.



Due anime diverse accomunate da un solo elemento fondamentale: velocità. E dire quale delle due sia la migliore o quale scegliere è impossibile, sarebbe come per un essere vivente scegliere tra acqua e ossigeno. 

Figlie di un’epoca che ha segnato la storia e che ancora oggi viene ricercata con frenetica nostalgia anche nelle piccole cose. La F40 non ha l’auto radio (così come tappetini, porta oggetti…), ma la 959 sì; e per questo motivo la sceglierei per guidarla a tutta velocità con Cheri Lady dei Modern Talking a palla in sottofondo.


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