Azzarderei dire che chiunque conosca molto bene il
famoso duello Gilles Villeneuve - Renè Arnoux svoltosi a Digione 1979; Arnoux ripeté poi la storia nel corso del 1983 contro Eddie Cheever, al GP di USA est e al GP d'Europa. Un 1983 ricco di intrecci di storie quasi surreali dopo la scomparsa di Gilles, pilota ancora oggi compianto dalle persone che hanno lavorato con lui (qui la mia intervista ai suoi ex meccanici).
Nel 1979
Arnoux, su Renault turbocompressa, si dovette arrendere a Villeneuve su Ferrari
aspirata dopo i famosi ultimi giri di Digione. Nel 1983 invece è Arnoux su Ferrari ad avere la meglio
sulla Renault di Cheever in entrambi i confronti. Di nuovo Renault vs Ferrari
quindi, stavolta con Arnoux a bordo della Rossa chiamato dalla Ferrari per sostituire di (guardacaso) Cheever. Lo stesso Arnoux era entrato nelle simpatie dei tifosi della Rossa proprio dopo il duello con Villeneuve. Tutto questo avvenne subito dopo
il drammatico 1982, in cui Gilles perse la vita. Il mondiale 1983 prevedeva diverse novità
tecniche, di cui la più importante sicuramente fu l’abolizione dell’effetto suolo. Alla
fine dell’anno trionfò tra le polemiche Piquet su Brabham, polemiche scaturite dal
controllo della FIA sui motori BMW della Brabham, ove si scoprì che la benzina
risultò fuori dal limite dei 102 ottani imposti dalla Federazione. La Brabham in questo modo volava sui rettilinei, e gli inseguitori nel mondiale (Prost su Renault ed Arnoux su
Ferrari) erano costretti ad abbassare i carichi aerodinamici per cercare di inseguire le vetture inglesi, finendo così per perdere handling in curva. Alla fine alla
Ferrari resterà la soddisfazione del Campionato Costruttori.
Proprio durante il
1983, Tambay si impose a Imola con la Rossa numero 27 "ereditata" da Gilles; proprio il GP sammarinese dell’anno precedente fu l’ultima gara disputata da Villeneuve. In quella occasione al pilota canadese la vittoria gli fu
sottratta dal compagno di squadra Pironi a causa dei confusionali ordini di scuderia che
ricevettero i due alfieri della Rossa (proprio in quell'appuntamento mancava
Forghieri ai box). Sembra che il destino abbia voluto restituire a Gilles
quello che era di Gilles.
Arnoux invece sigillò il suo primo successo in Rosso
in Canada, sul nuovo circuito (non a caso) rinominato "circuit Gilles Villeneuve", proprio così come fece Villeneuve all'esordio in Ferrari nel 1978.
Sembra quasi che il
destino abbia voluto far ripercorrere quello che fu la carriera agonistica di Gilles,
come se ci fosse una sola linea logica distinguibile da seguire in questo strano intreccio di storie. Ed è così che a Brands Hatch e a
Long Beach il duello Ferrari-Renault di Digione si propose di nuovo, sempre con Arnoux nel ruolo di uno dei due sfidanti.
A Long Beach René Arnoux, dopo la seconda sosta ai box, si trovò a lottare con
Cheever per la quinta piazza. I due battagliarono per un paio di giri coinvolgendo
per un momento anche Lafitte.
Invece a Brands Hatch si incrociarono in pista
più volte dando vita a i duelli spettacolari, finendo poi la gara al nono ed al decimo posto.
Continuo a credere che lo “zampino” di Gilles abbia
influenzato l’esito e lo svolgersi di queste gare del 1983, come se la presenza del pilota canadese non avesse mai abbandonato i circuiti.
Spero che questo post possa piacere, e spero possa far sorridere quelli che Gilles l'hanno visto davvero, lo hanno vissuto e lo portano ancora nel cuore. Ma anche quelli che come me che non hanno potuto vivere quegli anni; la "febbre Villeneuve", almeno nel mio caso, sembra davvero incurabile.
scritto da
Pierteodoro Mascia
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