Decretare chi sia il pilota di F1 migliore della storia, come sappiamo tutti, è pressochè impossibile; al massimo si può scegliere chi sia il migliore della rispettiva epoca e quindi ecco che appaiono nomi come Fangio, Clark, Lauda, Prost, Senna, Schumacher... tutti protagonisti di carriere brillanti e vittorie leggendarie, anche contro ogni immaginazione.
Ma la gara eroica di cui parleremo ora è quella di un pilota che purtroppo non viene menzionato troppo spesso tra i più grandi di questo sport: Fernando Alonso. Parliamo di Valencia 2012, ultimo GP disputato sul circuito della Comunità Valenciana prima dell'abbandono, nonostante si stesse trovando un accordo per disputare ad anni alterni il GP di Spagna tra Valencia e Barcellona fino al 2019.
La stagione 2012 sarà sempre ricordata come una delle più caotiche, con 7 vincitori diversi nelle prime 7 gare (tra cui lo stesso Alonso). L'ottava gara è proprio quella spagnola; il calendario segna 24 giugno 2012, una giornata rovente. La classifica iridata vede in testa Hamilton seguito a poca distanza da Vettel, Alonso e Webber, ed una Red Bull che sembrava avesse ritrovato la competitività dominante dell'anno precedente. Le qualifiche sono molto serrate, e alcuni protagonisti vengono eliminati in Q2; Fernando Alonso si piazza solo undicesimo.
Una bruttissima posizione, ancora più scomoda per il fatto che tra i muretti del circuito di Valencia i sorpassi siano proibitivi e che la F2012 non è una macchina vincente; ma Alonso non lo sa e già nel corso del primo giro passa da undicesimo ad ottavo.
Nel corso del giro 11 passa Hulkenberg con una manovra magistrale e due giri di dopo passa di forza anche Maldonado.
Mentre Vettel intanto, partito dalla pole, imprime un ritmo indiavolato alla gara, inizia il valzer dei pit stop. Alonso, fermatosi per il cambio gomme, riparte nono e si trova davanti due piloti che non hanno ancora pittato: Mark Webber (che sorpassa poi alla prima curva) e Micheal Schumacher: il sorpasso su quest'ultimo inizia con una finta all'esterno che poi diventa interno alla prima chicane; così i due assi si portano fino alla staccata della seconda chicane ruota a ruota. Lo spagnolo si trova all'interno, stacca più forte e va via.
Alla ventiduesima tornata passa in staccata anche Di Resta ed incredibilmente si pone al quarto posto della gara, una cosa che ha davvero dell'incredibile. Al giro 28 un contatto tra Kovalainen e Vergne costringe la Safety Car ad uscire; entrano subito ai box Grosjean, Hamilton ed Alonso, ma i meccanici McLaren hanno un attimo di esitazione ed Alonso ne approfitta. Il giro successivo va ai box anche Vettel che rientra tranquillamente in prima posizione, tanto è il vantaggio che ha accumulato.
In coda alla vettura di sicurezza troviamo dunque nelle prime tre posizioni Vettel, Grosjean ed Alonso. Alla ripartenza Alonso fulmina Grosjean con una manovra molto coraggiosa all'esterno della prima curva; il sorpasso è millimetrico, di cattiveria e determinazione.
Dopo 33 giri in cui Alonso dimostra di essere un alieno sceso sulla Terra, accade finanche il miracolo: la Red Bull di Vettel si ferma per un guaio all'alternatore, Alonso è primo e ci resterà fino alla bandiera a scacchi al giro 57 doppiando persino il suo compagno di squadra.
La fortuna aiuta gli audaci, l'impresa è compiuta; Fernando Alonso dimostra una volta per tutte di essere un mostro, il migliore della sua epoca.
Completano il podio Raikkonen e Schumacher, rispettivamente ultimo e penultimo campione del mondo con Ferrari; Alonso sembra destinato ad esserne il prossimo visto che ora guida la classifica con 20 punti di vantaggio su Webber e 26 su Vettel. I suoi punti sono 111, quelli della Ferrari 122 che è quarta in classifica costruttori; in pratica il 91% dei punti Ferrari sono farina del suo sacco. Alonso resterà primo in classifica per buona parte della stagione e tutto fa presagire per il meglio, ma il destino ha altri piani per lo spagnolo che verrà costretto al ritiro a Spa e a Suzuka per colpe non sue. Vettel ed Alonso si giocheranno tutto in un'ultima gara caotica ad Interlagos che sorriderà ancora una volta al tedesco.
Alonso non avrà mai vinto un mondiale con Ferrari, ma le imprese archiviate alla guida di vetture non competitive e non all'altezza del campione, entreranno nel cuore di tutti gli appassionati. Fernando Alonso, un campione che avrebbe meritato molto di più.
Commenti
Posta un commento