La storia della più significativa e più bella delle diciannove BMW facenti parte del progetto BMW Art-Car iniziato nel 1975 ed attivo ancora oggi: la M1 Gr.5 firmata Andy Warhol, re della pop-art.
Era il 1975 quando il collezionista e gentleman driver Hervè Poulain (fondatore della casa d'aste Artcurial) decise di avviare il progetto Art-Car o "rolling sculptures", assieme ai vertici della BMW; lo scopo era di dare sfogo all’estro dei migliori artisti in circolazione facendo realizzare loro delle opere d’arte utilizzando le vetture BMW come “tela”. Le BMW Art-Car ad oggi sono 19, e sono state realizzate da artisti di grossissimo spessore tra i quali spiccano Frank Stella, Roy Lichstein, Rauschenberg... (le foto di tutte le vetture le trovate cliccando qui)La prima fu la 3.0 CSL realizzata da Alexander Calder, che verrà poi utilizzata anche alla 24h di Le Mans dello stesso anno, proprio dal team Hervè Poulain.
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BMW 3.0 CSL A.Calder 1975 |
Successivamente nel 1979, la quarta Art-Car fu commissionata adAndy Warhol: era una BMW M1 Gruppo 5 da competizione che avrebbe preso il via alla 24h di Le Mans 1979 sempre con il team Poulain.
Warhol procedette in meno di mezz'ora a rivestire la carrozzeria della M1 con grosse pennellate stese a mano, utilizzando i colori degli elementi naturali (verde, rosso, azzurro, giallo e viola). Fu una delle poche rolling sculptures ad essere dipinta dall'artista in persona senza l'aiuto degli assistenti.
L'opera d'arte realizzata era in linea con la visione artistica di Warhol e della Pop art in generale; in più questa vettura era la perfetta sintesi tra espressione artistica e design automobilistico, tra tecnologia e creatività
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Ma fu poi in pista che si realizzò in toto la trasgressione di Wharol: nei box del circuito di La Sarthe, durante la 24h di Le Mans, un cartello apposto davanti la vettura recitava "si prega di non toccare". L'opera d'arte dunque non poteva essere toccata, anche se poco dopo avrebbe sfrecciato sull'asfalto del circuito francese spinta al limite, considerando anche che la 24h di Le Mans è la più dura prova di resistenza per uomini e macchine. Insomma la carrozzeria era inavvicinabile ai box, ma in pista avrebbe potuto prendersi detriti e avrebbe potuto rischiare rovinose uscite di pista.
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Fortunatamente la vettura arrivò integra al traguardo (seconda di classe IMSA GTx 2.5 litri e sesta assoluta), per poi diventare e rimanere proprietà del museo BMW. Ma purtroppo nel 2022, durante una mostra di Andy Warhol presso la Fabbrica del Vapore a Milano, l'M1 venne presa di mira dagli attivisti di "ultima (de)generazione" che la cosparsero di farina rovinandone così la fattura; la vettura a quanto pare è ora in fase di restauro, e si crede possa salvarsi.
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