Le Stelle delle Pleiadi: Subaru Impreza

Ho avuto l'onore di poter ammirare da vicino le Subaru Impreza stradali che hanno fatto la storia del marchio nipponico. Qui racconto la storia di questi esemplari realizzati all'epoca in tirature limitatissime, come ad esempio la 22B, la RB5, la Series Mcrae, la P1 e la Type R. Auto che hanno da sempre accompagnato la mia infanzia sin da quando giocavo a Gran Turismo all'età di 4/5 anni. 


Nel 1992 la Subaru era chiamata a sostituire la ormai vecchia Subaru Leone che occupava quella fetta di mercato da più di un ventennio. L'idea era che allo stesso tempo il nuovo modello avrebbe dovuto anche strizzare l'occhio alle competizioni, andando a prendere il posto della grossa e pesante Subaru Legacy Gruppo A. Finalmente il 22 ottobre del 1992 viene annunciata la nuova Subaru Impreza; la meccanica di base è quella tipica Subaru: motore boxer e trazione integrale, che aiutano ad ottenere un baricentro molto basso.

Dopo il 1.8 del debutto ed i successivi 1.6 e 2.0 tutti aspirati, entrò in gamma nel 1994 il 2.0 Turbo da 211 CV (codice EJ20) della versione WRX, che salirà poi a 218 CV nel 1999. E da questa base nacque il modello da rally 555, che coronerà campioni del mondo rally Colin McRae e Subaru. Al doppio titolo del 1995 seguiranno i titoli costruttori 1996 e 1997 e i titoli piloti 2001 e 2003.


Subaru Impreza Series McRae

Dalla Impreza 555 deriverà nel 1996 la prima Subaru Impreza a tiratura limitata: la Subaru Impreza Series McRae in 200 esemplari, la prima di molte serie in edizione limitata. Fu creata per festeggiare il doppio titolo 1995. Erano tutte prodotte in Inghilterra dalla Prodrive, storico preparatore inglese anche delle Impreza da rally. Tutti gli esemplari erano verniciati in colore Rally Blue Mica.

Caratteristiche peculiari erano i sedili Recaro, l'alettone posteriore, i cerchi dorati da 16" e la targhetta con il numero di esemplari, più varie migliorie meccaniche. Sarà la prima Impreza stradale a fregiarsi anche del logo STi usato fino ad allora solo nelle vetture da rally. Equipaggiava già il 2.0 boxer da 218 CV.


Subaru Impreza Type R


Introdotta nel 1997 e realizzata in 1371 esemplari, è stata la prima Impreza coupè a tiratura limitata destinata all'omologazione per i rally; infatti è stata la vettura base per la realizzazione delle Gruppo A 1997, 1998, 1999 e 2000. Caratteristiche meccaniche principali erano l'assenza di ABS, lo spruzzatore di acqua sull'intercooler e i rapporti delle marce corti. Aveva anche un vistoso alettone posteriore e minigonne in tinta. Questa vettura è stata venduta solo nella vernice Sonic Blue. Montava un nuovo boxer 2.2 litri da 276 CV.


Subaru Impreza 22B


L’Impreza più bella, più iconica e più ricercata dai collezionisti. Oggi ha un valore che si aggira sui 120-130 mila € (un esemplare intonso è stato battuto a 325 mila €). Venne creata nel 1998 sulla base della WRC97 22B che vinse il mondiale costruttori 1997. Infatti questa serie limitata in 424 esemplari era nata per commemorare i 40 anni di Subaru Motorsport e festeggiare i titoli 96 e 97. Aveva i passaruota bombati, molle e sospensioni da corsa, cerchi BBS dorati da 17", carrozzeria verniciata in Sonic Blue, alettone posteriore regolabile ed un motore boxer 2.2 sempre Turbo da 276 CV già visto sulla Type R. Dei 424 esemplari, 400 erano destinati al mercato giapponese i quali avevano una trasmissione con rapporti più corti.


Subaru Impreza RB5



Realizzata su base Impreza GT (sedan 4 porte), questa serie realizzata in 444 esemplari nel 1999 era un omaggio per l’arrivo di Richard Burns in squadra, che poi portò Subaru al titolo piloti 2001. Un po’ come fece Mitsubishi con la Lancer Evo Tommi Makkinen Edition. Le RB5 sono state tutte realizzate da Prodrive e verniciate in Blue Steel Metallic. Questa serie prevedeva cerchi Speedline da 17”, fari aggiuntivi anteriori della PIAA in stile rally ed esclusivi interni in alcantara blu. Di questi 444 solo 170 (di cui quello qui in esposizione) sono stati aggiornati alle specifiche WR Sport che portano il 2.0 fino a 240 CV. Altre caratteristiche dell’aggiornamento sono l’alettone posteriore con terzo stop integrato e migliorie meccaniche tra centralina ed intercooler.


Subaru Impreza P1



Questa serie rappresenta i titoli di coda delle Impreza limited edition basate sulla prima serie. Realizzata sempre dalla Prodrive in 1000 esemplari tutti Sonic Blue nel 2000, era molto simile alla 22B ed aveva gli stessi cavalli, anche se in questo caso parliamo di un boxer 2.0 e non 2.2. Era una macchina più tranquilla rispetto alle altre dato che aveva sospensioni più morbide e rapporti di trasmissione non più corti come le sue predecessore. Era riconoscibile per i loghi Prodrive sui parafanghi, dal vistoso alettone posteriore in fibra di carbonio e dagli esclusivi cerchi Prodrive da 17”. 



Subaru Impreza WR1 (mk2.2)



Nel 2001 viene lanciata la seconda serie dell’Impreza, chiamata “Bugeye”. Il design poco aggressivo e le dimensioni aumentate fecero storcere il naso ai puristi del marchio nonostante la versione WRX STi fosse più grintosa. Questo costrinse Subaru a provvedere ad un restyling già dal 2003. Però nel 2001 la versione da rally chiamata 44S (poi declinata negli anni con i nomi in codice Prodrive S7, S8 e S9) vince il titolo piloti del mondiale rally con Burns. Della seconda serie ci saranno due restyling, rispettivamente soprannominati “Blobeye” e “Hawkeye”. Il primo in particola è quello sopracitato del 2003, cui la versione WRX 2.0 Turbo vantava 224 CV e la WRX STi, sempre 2.0 Turbo, ben 265 CV. 



La serie limitata WR1 qui in esposizione fu costruita in 500 esemplari per celebrare il titolo piloti di Petter Solberg nel mondiale rally 2003. Questa sfoggiava un muso rivisto esteticamente, cerchi in alluminio a 7 razze, interni antracite e l’esclusiva colorazione Ice Blue Metallic. A livello meccanico il 2.0 boxer era spinto fino a 320 CV e lanciava la WR1 da 0-100 in soli 5,5 s, il tutto reso sicuro dall’impianto frenate Brembo, dall’assetto ribassato di 35mm e dal differenziale centrale regolabile. 



Subaru Impreza WRX STi mk2.3


Questa qui era semplicemente la versione WRX STi del terzo restyling della seconda serie a opera di Andrea Zapatinas nel 2006. L’aerodinamica era molto migliorata ed il boxer passò da 2.0 a 2.5 litri toccando quota 280 CV.


Subaru Impreza WRX STi mk3 


Anche questa era la versione WRX STi della terza serie di Subaru Impreza, che si presentava con un inedito design berlina a due volumi hatchback. Fu presentata nel 2007, anche nell’inedita motorizzazione a gasolio. La WRX STi di questo modello pesava di più della WRX, anche se il 2.5 da 300 CV non aveva problemi a spingere l’Impreza da 0-100 in 5,2s. 

Ringrazio Simone Vignoli per la gentile concessione delle sue foto professionali. 

Instagram: https://instagram.com/svspot?igshid=NjIwNzIyMDk2Mg==

Scritto da 

PIERTEODORO MASCIA

Contributo fotografico 

SIMONE VIGNOLI


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