Luigi Bertocco (storico collaudatore Ferrari) e i fratelli Aguzzoli (proprietari della concessionaria Alfa Romeo a Parma), fondano nel 1962 una piccola Casa automobilistica. Dal loro atelier nascono tre vetture denominate Condor, soprannome di Sergio Aguzzoli. Montano rispettivamente i motori della Giulietta 1.3 e 1.6.
Le vetture vengono tutte realizzate con la collaborazione di alcuni ex ingegneri Maserati; l’idea era di realizzare auto da competizione sfruttando la nuova concezione inglese del motore posto in posizione centrale-posteriore. La realizzazione della carrozzeria del primo esemplare è opera di Drogo, storica carrozzeria modenese che ha collaborato ad alcune delle più belle vetture da corsa Maserati e Ferrari, mentre la seconda è dell’artista Franco Reggiani, già designer di alcune trasformazioni Ferrari 212 Export e vetturette Stanguellini. I primi due esemplari, dopo vari test svolti all’autodromo di Modena, debuttano alla Trento-Bondone del 1964 arrivando sesto e settimo. Il successo non tarda ad arrivare, con la doppietta in classe alla Coppa Fisa 1965. Fiduciosi dei risultati, gli Aguzzoli iscrivono le vetture alla prestigiosa 1000km di Monza, ma in gara di ritirarono entrambe.
La storia della Aguzzoli termina dopo aver intascato solo 4 vittorie in classe in gare in salita e conseguente tracollo economico; le vetture vengono vendute a piloti privati. Il primo tipo venne poi smontato per donare pezzi ad altre auto artigianali, il secondo è custodito post restauro da un noto collezionista.
Scritto da
Pierteodoro Mascia
Foto : carrozzieri-italiani.com, trussty.com, Klassiekerweb
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