La storia dell'unica Ferrari 340 MM Scaglietti esistente


OPERE D'ARTE SU RUOTE


Ogni Ferrari ha una storia da raccontare, specialmente se pensiamo alle prime uscite dai cancelli di via Abetone a Maranello, quelle che venivano ancora realizzate a mano. 

Oggi parliamo di un esemplare unico, la Ferrari 340MM telaio 0294AM ricarrozzata Scaglietti. Ringrazio anticipatamente il collezionista e proprietario Roberto Crippa per il benestare ricevuto per la scrittura di questa piccola pubblicazione, per le foto inviatemi e concessomene l'utilizzo e per la consultazione dell’history book della sua vettura. 

La Ferrari 340MM spyder venne realizzata in 6 esemplari nel 1953 (2 con carrozzeria Touring e 4 con carrozzeria Vignale). Nacque come erede della 340 Mexico per partecipare alla Mille Miglia. Equipaggiava il classico motore V12 Lampredi stavolta portato a 280 CV, il che rendeva l’auto temuta anche dai piloti più esperti. 

Alla Mille Miglia 1953, delle quattro 340MM iscritte, si classificarono solo le due Vignale: la numero 547 di Giannino Marzotto vinse stabilendo il nuovo record di velocità media battendo la concorrenza del duo Alfa Romeo-Fangio, mentre la numero 608 di Tom Cole giunse quarta assoluta. La Touring numero 615 di Giuseppe Farina invece subì un incidente e la Touring 613 di Villoresi (questa di cui stiamo parlando) si ritirò per problemi al differenziale. Nello stesso anno la 0294AM fu affidata ad un giovane Hawthorn per concorrere all’International Trophy di Silverstone; risultato: primo assoluto. 

Nel giugno del 1953 la vettura fu venduta al pilota-scrittore svizzero Hans Ruesch, per una cifra di 8,6 milioni di lire dell’epoca. La carrozzeria cambiò livrea, presentando questa volta la classica verniciatura rossa spezzata da un cofano motore bianco. Ruesch conquistò solo una vittoria di classe alla Vue dea Alpes. Nel 1954, durante il Gran Premio Supercortemaggiore disputatosi a Merano, Ruesch distrusse la macchina in un grosso incidente, che riportò danni soprattutto alla parte anteriore del telaio. La carriera da pilota dello svizzero ebbe così fine e la 340 fu rispedita a Maranello per le riparazioni meccaniche, e successivamente alla Scaglietti di Modena. Qui iniziò il lavoro di ricostruzione di scocca e telaio, e venne ricarrozzata (su volere di Reusch) in stile Ferrari 750 Monza, che era la vettura a cui Scaglietti stava lavorando in quel momento. Ecco perché stiamo parlando di un esemplare unico. 

La 340MM appena uscita dagli stabilimenti Scaglietti

Nel 1955 venne importata a New York da Luigi Chinetti (il titolare della North American Racing Team) e venduta nel 1956 ad un cliente americano. Qui l’auto partecipò a diversi concorsi d’eleganza e nel 1980 subì un restauro al motore con aumento di cilindrata; l’intento era di aggiornarla alle specifiche della 375MM. 

Nel 1986 la 340 Scaglietti tornò in Europa per partecipare alle Mille Miglia del 1986 e del 1987. Nel 1999 venne venduta in Inghilterra a $1.45 milioni e successivamente acquistata dall’attuale proprietario, il sig. Crippa. Nel 2002 la vettura fu curata e rimessa a nuovo presso la carrozzeria Allegretti di Modena. 

Goodwood

Da questo momento Crippa inizia a prendere parte a vari eventi Ferrari e a gare storiche quali Le Mans Classic, Goodwood Revival, Mille Miglia, Vernasca Silver Flag e GP Historique di Monaco. 

Monaco Historic GP

Dopo il restauro del 2002 viene applicata alla vettura una livrea più "corsaiola": rosso barchetta con striscia centrale girigio ferro. Nel 2005 ottiene il certificato Ferrari Classiche, e nel corso degli anni a seguire viene esposta in varie fiere, mostre ed al Garage Italia di Lapo Elkann. 



Questa era una storia che volevo troppo raccontare, ed oggi, avendo conosciuto Roberto, sono riuscito a portarla sul mio blog arricchendola di dettagli, aneddoti e foto; aspettando con ansia di poter ammirare dal vivo la vettura e portare nuove foto sui miei canali.

Qui sotto una foto speciale : 
Dedica di Sergio Scaglietti a Roberto Crippa

Scritto da

Pierteodoro Mascia




Foto : Roberto Crippa



Commenti

  1. Ottimo articolo denso di informazioni storiche per un'auto unica. Ferrari : una storia mondiale tutta italiana.

    RispondiElimina

Posta un commento