"Date ad un bambino una matita ed un foglio di carta e chiedete di disegnare un'automobile, sicuramente la farà rossa"
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Rosso Alfa |
Questa frase di Enzo Ferrari "abusata" un po' ovunque, cammina a braccetto con una delle tante retoriche che circolano sul mondo dell'automobilismo, quella del "il vero colore della Ferrari è il giallo"; nulla di più sbagliato (più o meno).
Partiamo da prima della nascita della Scuderia di Modena-Maranello; nel 1903, l'allora FIA, ufficializzò l'adozione di uno schema di colori nazionali nelle corse automobilistiche. All'Italia venne assegnato il Rosso Corsa (anche se in precedenza si era pensato al nero), al Belgio ed al Brasile il giallo, alla Francia il Bleu de France, alla Germania il bianco (passò poi all'argento, ma questa è un'altra storia), all'Inghilterra il famoso British Racing Green, al Giappone biancorosso e agli USA bianco con strisce blu (il rosso era inizialmente destinato agli Stati Uniti).
Nel 1947 venne finalmente fondata l'Automobili Costruzioni Ferrari e la prima auto marchiata Ferrari che uscì di fabbrica fu una 125 S "ala spessa". Di che colore? In questo caso uno scintillante rosso Alfa, che poi verrà abbandonato per far spazio finalmente al Rosso Corsa puro così com'era stato concepito.
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Rosso Montebello con strisce dei colori del Comune di Torino |
Nacquero così nel corso del tempo delle sfumature dell'assegnato Rosso Corsa all'interno delle diverse case italiane : il rosso Fiat (la tonalità rimasta più simile al Rosso Corsa), il rosso Alfa (più scuro), il rosso Montebello/amaranto di Lancia ed il rosso Maserati, un amaranto quasi marrone.
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Auto Avio 815 |
C'è subito da dire che il giallo fa da sfondo al logo del cavallino rampante, e che è uno dei colori del Comune di Modena, il Giallo Modena. Spesse volte nelle corse succedeva che la livrea ufficiale della casa veniva sostituita dai colori della scuderia non ufficiale che la portava in gara. Ad esempio Fangio, al debutto nelle gare europee, guidava una Ferrari 166 FL azzurra con il cofano giallo, o il britannico Whitehead che aveva una 125 verde scuro, o anche la 375 Indy bianco panna di Johnny Mauro... ce ne sono anche molte altre. Ed ecco che solo nel 1951 appare la prima Ferrari gialla della storia, la 166 F2 del pilota brasiliano Chico Landi (vincitore del GP di Bari 1948). Nel 1952 invece fece debutto la prima Ferrari F1 gialla, la 500 F2 condotta da Charles de Tornaco, pilota della Scuderia privata Ecurie Nationale Francorchamps.
Per quanto riguarda le stradali invece, nel 1954 uscì di fabbrica una 250 Europa Pininfarina gialla, prima vettura stradale Ferrari venduta gialla.
Nel 1964 poi viene presentata a Ginevra la 275 GTB, e per la prima volta al pubblico viene svelata una Ferrari non rossa, ma bensì gialla (nello specifico Giallo Fly).
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Giallo Triplostrato |
Anche se oggi nella palette ufficiale dei modelli Ferrari è possibile scegliere tra migliaia di sfumature di giallo (senza contare il Tailor Made), la metà dei clienti opta sempre e comunque per il rosso; basti pensare che quasi tutte le Ferrari prodotte negli anni ’90 aveva una livrea rossa.
Bisogna poi ricordare che un certo Ferruccio Lamborghini, era solito rivelare le sue auto al pubblico in tutte le colorazioni sgargianti possibili (verde, giallo, arancio, viola...) tranne che rosso, proprio perché le sue vetture dovevano distinguersi dalle rosse di Maranello.
Comunque sia, al mondo esisteranno sempre due fazioni ben distinte: a chi la Ferrari piace solo rossa e a chi no. Io nel dubbio, preferisco non schierarmi.
Ah la F1-75 che ha corso a Monza nel 2022 aveva una livrea speciale con tocchi di giallo per omaggiare la città natale di Enzo Ferrari, e non per altre motivazioni.
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